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Vi ricordate il mio ultimo illustre truffatore (leggi qui) che, finito il lavoro ha passato mesi e mesi a rimandare il pagamento adducendo le scuse più assurde e poi alla fine non mi ha pagato, nonostante regolare contratto firmato e avvisi di parcella, pec, solleciti di pagamento e mail dell’avvocato?

Rimarrà impunito. A quanto pare per noi liberi professionisti, quando le cifre sono molto ridotte (nel mio caso si parlava di 500€ totali) non conviene fare nulla per pretendere di essere retribuiti.
La denuncia in Questura non è la via corretta da perseguire, in quanto il non pagamento di una parcella non corrisponde a una truffa. Per questo è necessario rivolgersi al Tribunale e intentare una causa civile. Ma quanto costano le cause civili tra avvocati e quant’altro? Troppo! Mediamente sui 2500€ di costi. E come posso da piccolo libero professionista andare incontro a questa spesa per recuperare forse 500€? Non avrebbe senso.

Alternativa a questa soluzione è intentare causa civile di gruppo, qualora venissero fuori altri nomi di persone truffate dallo stesso losco individuo. Almeno si dividono tutte le spese!
Ma non è nemmeno detto di riuscire a recuperare i soldi, visto che il truffatore può dichiararsi nullatenente. Almeno subirà qualche conseguenza tipo il divieto di aprire a suo nome nuove aziende. Un po’ di fastidio dobbiamo darglielo!

Per proteggervi vi riporto il vademecum di cosa fare prima di iniziare un nuovo progetto con cliente sconosciuto o non fidato:

  • Redarre e far firmare sempre un contratto
  • Trovare il modo di proteggere il proprio lavoro e i propri file di modo che non arrivino mai nelle mani del cliente prima dell’avvenuto pagamento
  • Non lavorare in nero
  • Cercare precedenti referenze del cliente o almeno cercare lui e la sua azienda su google
  • Pretendere sempre il pagamento di un acconto prima di iniziare a lavorare a un progetto

 

Buona fortuna a tutt*!

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